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Vivi lento                      (19 febbraio 2012)

 

rallenta il tempo

non affrettare il passo

siedi sopra questa tua ricchezza

di vivere il momento

Non perdere la vita

vestendola d’affanni

ascolta il tuo respiro

fallo ora

lascia che i pensieri si dilatino

guardali vagare contro il cielo

come foglie al vento

lasciali danzare

 

Ringrazia questo scorrere   

puoi dar corpo ad un pensiero

ringrazia il suo lento incedere

senza il quale una carezza

sarebbe solo un ‘intenzione

congelata nell’eternità

luglio 2007 settimana selvatica 066.jpg

Uscita d’emergenza    (1 settembre 2012)

 

Dimenticare

non è male

Far posto a nuove voci

per non piangere per sempre

per non torcersi nel lutto

 

Silenzio e luci spente

poi di nuovo il sole

issare un’altra ancora

e salpare ancora

 

Dimenticare gli occhi

lasciar cadere le parole

i gesti delle mani

e far spazio nel baule

per sospiri nuovi

sentieri sconosciuti

incontri mai avvenuti

4 ottobre

La risacca di Kassiópi

Ascolta l’onda

L’onda si infrange sui ciottoli senz’angoli

E poi frigge rotolandoseli  via

È azzurra e verde l’acqua

Ogni tanto lampa 

quando si mostra il ventre un pesce

Se la vedi s’arriccia l’onda/ intorno a un bigodino d’aria

pettinatura temporanea immaginaria.

 

Ma se trova scogli aguzzi e inattaccabili 

diventa fastidiosa

Li sbatte e si frantuma 

li tira per la manica

“E dai e dai e dai” 

sembra spumeggiare

 ma lo scoglio resta immobile

nel suo stesso posto 

Del suo stesso colore.

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